Uniti – comunque

Alla finestra

Anche se molti di noi – o forse nessuno – possono incontrarsi in chiesa o altrove per festeggiare insieme, ciò non significa che dobbiamo «perderci di vista». Possiamo comunque superare la distanza che ci divide e rimandere uniti. Lo spazio della comunione con Cristo e con i fratelli e le sorelle di fede non è un bunker. Questo spazio ha finestre, attraverso le quali la luce di Cristo penetra nelle nostre vite, ci dona calore e la capacità di vedere. Atrraverso le stesse finestre guardiamo fuori e possiamo vedere e abbracciare con lo sguardo chi è lontano. Così tutti – chi è vicino e chi è lontano – può trovare posto nello spazio di comunione con Cristo.

Una tale finestra può essere lo schermo che ci permette di partecipare a distanza a celebrazioni di varia natura; ma anche la finestre di casa hanno questa funzione. Attraverso di esse guardiamo fuori. Quando le apriamo, entra aria fresca, entrano suoni e odori, sia piacevoli sia fastidiosi. Le finestre rendono possibile una comunicazione e uno scambio fra il dentro e il fuori. La finestra è così anche un simbolo dell’unione con persone che ci sono care e dalle quali a causa della pandemia dobbiamo tuttavia restare lontani.

Partecipate anche voi all’iniziativa scrivendo alla finestra nel periodo di Avvento e di Natale i nomi di persone che vi sono care. Con il #uniti-comunque segnalate che pensate e pregate per queste persone, nonostante la distanza e le misure preventive.