Appello delle Chiese cristiane e della Comunità ebraica in occasione dello Shabbat dei rifugiati e della Domenica dei rifugiati del 15/16 giugno 2024
"Ecco, dono del Signore sono i figli" (Salmo 127,3)
Il mondo è scosso da crisi e conflitti. Questo colpisce in modo particolarmente grave i bambini, i quali vengono privati del loro futuro. Ogni bambino, indipendentemente dalla sua origine, ha il diritto di essere un bambino e di sapere che è al sicuro e protetto.
Il motto che l’Aiuto svizzero ai rifugiati ha scelto quest’anno per la Giornata del rifugiato: “Permettimi di essere un bambino, anche se sono dovuto fuggire. Tutti i bambini hanno gli stessi diritti”, pone l’attenzione sulle vittime più innocenti e indifese dei conflitti e della violenza umana.
Nelle scritture ebraiche e cristiane, i bambini sono presentati come una benedizione di Dio. Gesù stesso ha detto, in Matteo 19,14: “Lasciate stare i bambini e non impedite che vengano a me, perché Dio dà il suo Regno a quelli che sono come loro.” La storia di Mosè, abbandonato da bambino e poi salvato e adottato dalla figlia del Faraone (Esodo 2,1-10), ci mostra che Dio si prende cura dei bisognosi e dei vulnerabili e in particolare dei bambini. Essi meritano la nostra attenzione particolare a prescindere dal loro status sociale o giuridico. Come comunità religiose, seguiamo questo esempio e offriamo sostegno alle famiglie di rifugiati e ai minori non accompagnati. Lo Stato ha il dovere di garantire i diritti dei bambini all’istruzione, all’assistenza sanitaria e alla sicurezza, soprattutto per i bambini che cercano rifugio da noi. Insieme ad altri attori della società civile, ci impegniamo affinché ricevano l’amore, le cure e il sostegno di cui hanno bisogno per crescere e diventare membri sani e forti della società.
Le Chiese cristiane e la Comunità ebraica in Svizzera sono attivamente impegnate nell› assistenza e nel sostegno dei minori non accompagnati. Offrono alloggio, programmi educativi, sostegno psicosociale e misure di integrazione per aiutare questi bambini a costruirsi una nuova vita in Svizzera. Offrono inoltre sostegno alle famiglie bisognose in ambiti in cui lo Stato non fornisce assistenza sufficiente o per i quali non ritiene di essere responsabile. Il sostegno va dall’assistenza materiale sotto forma di forniture di cibo, vestiti e materiale scolastico al sostegno finanziario per le cure mediche o le spese scolastiche.
Il Sabato dei Rifugiati/Domenica dei Rifugiati è una buona occasione per interrogarsi, nelle nostre parrocchie e comunità sui bisogni dei bambini rifugiati e per aiutare là dove possiamo. In tal modo affermiamo che i bambini sono un dono del Signore. Se ci sosteniamo a vicenda in questo, non siamo soli. Nella preghiera, possiamo confidare che questi bambini non solo sopravviveranno, ma avranno anche l’opportunità di crescere in un ambiente caratterizzato da compassione, speranza e giustizia.
Rita Famos, Presidente Chiesa evangelica riformata in Svizzera CERiS
Mons. Dott. Felix Gmür, Presidente Conferenza dei vescovi svizzeri CVS
Parroco Daniel Konrad, Vicario episcopale Chiesa cattolica christiana della Svizzera CCCS
Dott. Ralph Lewin, Presidente Federazione svizzera delle comunità israelite FSCI